PASSO DEL MURAGLIONE E LE FORESTE CASENTINESI

In motocicletta attraverso le bellissime foreste casentinesi fino al Passo del Muraglione, un itinerario in parte con strade sterrate, ma alla portata di tutti. Il nostro gruppetto di motociclisti è di Forlì e noi il Passo del Muraglione lo conosciamo molto bene, saranno centinaia le volte che ci siamo involati sui suoi tronanti insieme a quella moltitudine di centauri che ogni giorno trasformano quel pezzo di strada in un vero gran premio.
Ma questa volta la strada per arrivarci sarà molto diversa ed anche le moto con cui ci andremo.

La partenza come avete capito non poteva essera altro che la bella Forlì, inforcata la Strda Statale 310 in direzione degli Appennini Tosco-Emiliani, in un battibaleno superiamo Meldola e costeggiando il fiume Bidente attraversiamo San Colombano, Gualdo, Cusercoli, Nespoli e ariviamo a Civitella di Romagna.

Da Civitella di Romagna la strada incomincia ad inoltrarsi sempre di più nell'Appennino e ad incunearsitra le verdi montagne. Superata Galeata, Pianetto, Santa Sofia, Cabelli, Berleta arriviamo a Corniolo.

Corniolo è la nostra porta d'entrata nel Parco delle Foreste Casentinesi, un'enorme distesa verde al confine tra Romagna e Toscana.

Da Corniolo giriamo a destra in direzione del Giardino Botanico dal quale inizia una bella strada sterrata che attraverso le Foreste Casentinesi ci condurrà a Castel d'Alpe e da li una grandiosa motocavalcata sul crinale, tra maestose faggete, ci porta fino al Valico dei Tre Faggi a 930m di altezza

Ritornati su strada asfaltata superiamo il confine con la regione Toscana e in Località Cavallino deviamo a destra sulla Strada Statale 67, la strada che ci porterà al Passo Del Muraglione.
All'inizio la strada presenta una leggera salita con curve dolci e poche impegnative, ma fatti pochi chilometri una serie terrificante di tornanti in ripida salita permette di superare un dislivello impressionante, portandoci sul piazzale della vetta.

Il piazzale del bar è la solita bolgia di motociclsti e moto di ogni genere e nazione, un vero happening motociclistico.

Ma questa volta siamo fuori dal coro con le nostre moto enduro, moto che ci hanno regalato una gita indimenticabile e non hanno nulla da invidiare alle supersportive italiane e giapponesi che ci circondano con i loro scarichi modificati e centraline elettroniche superperformanti.
Non critichiamo le moto supersportive, ve lo abbiamo detto all'inizio che ci siamo inerpicati centinaia di volte sul Muraglione. E ci inerpicavamo sul passo proprio con moto con scarichi modificati e centraline elettroniche superperformanti, ma anche una grossa moto enduro può dare molte soddisfazioni.