VAL VIGEZZO, LO SPLENDIDO BELVEDERE SUL MONTE ROSA

Itinerari in motocicletta Lago Maggiore.
l nostro piccolo gruppo di motociclisti si è formato così, quasi per caso. Andrea ci raccontava sempre dei lunghi itinerari intrapresi dal nonno con la sua leggendaria BMW R69 e piano piano ci contagiò la voglia dell'avventura in moto. Fu proprio Andrea il primo ad entrare dal concessionario Bmw ed uscirne con una stupenda R 1200 RT. Ed eccoci tutti qui con le nostre nuove moto Bmw e le nostre zavorrine (sono le nostre mogli, ma ci siamo immedesimati in veri motociclisti ribattezzandole) all'imbocco dell'autostrada dei laghi, l'A8, in direzione del Lago Maggiore.

Fatti pochi chilometri deviamo a sinistra sulla Diramazione Gallarate Gattico e più avanti, dopo Castelletto Ticino, sulla A26, l'autostrada dei Trafori.
L'autostrada sotto le nostre ruote sembra velluto e i nostri grossi bicilindrici spingono senza alcuna fatica le moto alla velocità massima consentita dal codice della strada, mantenuta costante dal Cruise Control in dotazione sulle nostre Bmw.

Velocemente e in pieno confort superiamo, seguendo l'autostrada sulle alture che costeggiano il lago Maggiore, prima Meina poi Lesa, Belgirate, Stresa, Baveno, Gravellona Toce, Ornavasso, Vogogna, Piedimulera, Villadossola e giungiamo a Domodossola, la capitale dell'Ossola.

Da Domodossola seguiamo l' itinerario in moto programmato deviando a destra sulla SS337 verso Santa Maria Maggiore e Molesco, entrando in Val Vigezzo.
Val Vigezzo, la valle dei pittori e degli spazzacamini, una delle più belle valli alpine all'estremità nordorientale del Piemonte. ll largo altipiano che la forma è un passaggio naturale tra l'Ossola e il Canton Ticino, un fantastico belvedere sulla catena del Monte Rosa.
La valle è anche la principale entrata alla Val Grande e all'omonimo Parco Nazionale con una natura incontaminata ricca di fitti boschi e magnifici prati.

Santa Maria Maggiore è storicamente il centro più importante della valle, sede del Museo dello Spazzacamino.
Craveggia è la perla architettonica della valle, con il centro che costituisce un vero e proprio museo all'aperto: raffinati edifici signorili a testimonianza delle fortune dei suoi emigrati, e poi un tesoro di paramenti religiosi, oggetti liturgici e quadri, tra cui si trova il manto funebre di Luigi XIV e una parte di quello nuziale di Maria Antonietta.

Malesco è l'accesso alla Val Loana e al Parco Nazionale della Val Grande e da li deviamo a destra nella Valle Cannobina.
Percorriamo una strada bellissima che costeggia il grande parco circondati da boschi di castagni, faggi e pinete dai colori surreali. Superiamo Cursolo-Orasso, Orasso, Ponte Spoccia, Cavaglio-Spoccia e infine Cannobio da dove inizierà il nostro rientro a Gallarate.

Nel nostro itinerario moto in questa bellissima valle abbiamo anche assaporato la tipica cucina locale, che ristoranti tipici, trattorie, rifugi e agriturismi propongono nel menù. Ci siamo abbuffati del famoso prosciutto crudo, della mortadella di fegato e del violino di camoscio accompagnati dal pane nero di Coimo e dal crescenzin con noci, fichi e uvetta. Poi risotto ai funghi porcini, pasta rustida, polenta sfragaida, il tutto annaffiato con deliziosi vini locali.
Dobbiamo anche ringraziare la squisita ospitalità dell'agriturismo che ci ha alloggiati tutti e otto nei tre giorni del week-end in un ambiente tipico, molto caldo ed accogliente.