IN ALTA LANGA DAL MARE AD ALBA SULLA STRADA DEL SALE

Suggestivo itinerario di mototurismodoc in un angolo del Piemonte particolarmente panoramico e con strade molto tortuose adatte proprio alle moto.
E si, alla fine prendemmo la decisione: si va tutti insieme a Alba a gustarci un po del famoso tubero bianco. Tutti vi chiederete perché dovessimo prendere una decisione per questo, semplice: il nostro è un gruppetto di motociclisti di Varazze e tutti conoscono l'oculatezza nello spendere dei liguri. Tralasciando le nostre fiere origini, trovammo tutti molto interessante una gita con le nostre moto per quella antica via del sale, che attraversando i crinali dell'alta Langa, tra curve e tornanti, ci porterà alla meta finale: una grande abbuffata.

Ci ritrovammo una fresca mattina di inizio novembre sul piazzale del bar che si trova a Celle Ligure all'incrocio dell'Aurelia con il raccordo dell'autostrada, veloce caffè e via in sella.
Imbocchiamo l'autostrada in direzione Savona e da li deviamo a destra sulla Savona-Torino fino a Millesimo, in pochissimo tempo, cercando di rispettare i limiti di velocità, ci troviamo al di la del casello sulla SP339 della Valle Bormida.

Superiamo Cengio e Saliceto e incominciamo a salire dolcemente, curva dopo curva verso l'Alta Langa, seguendo la strada conosciuta come Pedaggera, una via che senza perdere mai quota solca il versante della dorsale collinare che separa la Valle del Belbo dalla Bassa Langa.

Entriamo in uno scenario di colline , ora dolci ora ripide e scoscese, una stessa collina, nei primi giorni di primavera, può presentarsi in veste invernale, mentre sui pendii esposti trionfano fioriture di ginestre e di alberi da frutto.
Un incontro di climi, con le correnti fredde delle Alpi che si scontrano con le brezze che salgono dal mare, un incontro di culture: l'Alta Langa è allo stesso tempo una frontiera antropologica.
Le parlate e gli accenti liguri si fondono qui con quelli piemontesi, dando origine a variazioni dialettali caratteristiche.

Risaliamo la Valle Bormida superando Monesiglio e il suo castello e ammirando sulla sommità delle colline una moltitudine di piccoli paesini che mantengono inalterato il loro fascino, con le vie interne strette e tortuose che ricordano i carugi delle cittadine liguri e la pietra di Langa; si dice che i langaroli costruirono i loro paesi sulla sommità delle colline anche per ragioni estetiche.

Superiamo Cortemilia, la capitale della nocciola, ingrediente fondamentale della famosa Nutella, Cortemilia è adagiata sul fondovalle, sulle rive del torrente Bormida.
Pochi chilometri dopo Cortemilia deviamo a sinistra verso Castino e piano piano abbandoniamo l'Alta Langa scendendo verso Alba, dove ci aspetta una tavola imbandita e lui, il tartufo, il re incontrastato di queste terre.